venerdì 13 dicembre 2013

Il Viaggio dell'Anima (su Rima 3)

(tratto da "Il Viaggio dell'Anima" di Michael Newton)
Avrei voluto inserirlo come commento su Rima 3 ma... è troppo lungo e quindi lo pubblico con un nuovo post. Per me è stata una rivelazione aver letto questo libro (Il Viaggio dell'Anima), pur se molti anni dopo aver scritto "La Storia di Rima" - libro che ho scritto di getto, per aiutarmi a far chiarezza, ad elaborare un dolore che ce ne ha messo di tempo prima di attenuarsi! - e ora, tutti i pezzi del puzzle stanno andando al loro posto (...)

E' mia abitudine chiedere ai soggetti se vedono o percepiscono nella stanza una presenza disincarnata. Spesso, un cliente sente la presenza di una figura disincarnata prima di visualizzare un volto o udire una voce. Le persone che meditano molto hanno naturalmente più familiarità con queste visioni di qualcuno che non ha mai invocato la propria guida.
Il riconoscimento di questi insegnanti spirituali porta le persone in compagnia di un potere creativo caldo ed amorevole. Attraverso le nostre guide diventiamo più acutamente consapevoli della continuità della vita e della nostra identità come anima. Le guide sono figure di grazia nella nostra esistenza, perché sono parte del compimento del nostro destino.
Le guide sono entità complesse, specialmente quando sono guide di livello master. Il livello di consapevolezza dell'anima determina fino ad un certo punto il grado di avanzamento della guida assegnatale. Infatti, la maturità di una particolare guida è anche in relazione a se questi insegnanti abbiano un solo studente o molti sotto la loro direzione. Le guide al livello senior di capacità, ed oltre, lavorano solitamente con un intero gruppo di anime nel mondo spirituale e sulla Terra. Queste guide hanno altre entità che le assistono. Da ciò che posso capire, ogni gruppo di anime ha solitamente uno o più insegnanti abbastanza nuovi in esercitazione. Ne risulta che ogni persona può avere più di una guida ad aiutarlo.
I nomi personali che i miei clienti collegano alle loro guide spaziano da parole che suonano come ordinarie, fantastiche o pittoresche fino al bizzarro. Spesso questi nomi possono essere rintracciati in una specifica vita precedente che un insegnante ha passato con lo studente. Alcuni clienti non sono in grado di pronunciare il nome della propria guida perché il suono non può essere riprodotto, anche quando lo comprendono chiaramente sotto ipnosi. Io dico a queste prsone che è molto importante che essi comprendano lo scopo per cui vengono loro assegnate certe guide piuttosto che possederne i nomi. Un soggetto potrebbe semplicemente usare una designazione generale per la propria guida, come direttore, consigliere, istruttore o semplicemente "il mio amico".
Bisogna stare attenti a come viene interpretata la parola amico. Di solito, quando una persona in trance parla di un amico spirituale si riferisce ad un'anima gemella o ad un gruppo di pari cui è associata piuttosto che ad una guida. Le entità che ci sono amiche esistono su livelli non molto superiori o inferiori al nostro. Questi amici sono in grado di offrirci incoraggiamento mentale dal mondo spirituale mentre siamo sulla Terra e possono essere con noi come compagni umani incarnati mentre percorriamo le strade della vita.
Uno degli aspetti più importanti del mio lavoro terapeutico consiste nell'assistere i miei clienti ad apprezzare a livello conscio il ruolo che le loro guide hanno nella loro vita. Queste entità insegnanti edificano tutti noi con le loro abili tecniche d'istruzione. Le idee che noi chiamiamo nostre potrebbero essere generate da una guida interessata. Le guide ci confortano anche durante i periodi duri della nostra vita, specialmente quando siamo bambini bisognosi di consolazione. Ricordo un'affascinante osservazione fatta da un mio soggetto dopo avergli chiesto quando iniziò a vedere la sua guida in questa vita. "Oh, quando stavo sognando ad occhi aperti! Ricordo che la mia guida era con me quando ero veramente spaventata il mio primo giorno di scuola. Sedette sopra al mio banco per farmi compagnia e mi mostrò poi la strada per il bagno quando ebbi troppa paura per chiederla all'insegnante".
Il concetto di esseri spirituali personali risale all'antichità, alle nostre prime origini come esseri umani. Studi antropologici dei siti preistorici suggeriscono che i loro simboli totemici evocassero protezione individuale. Più tardi, qualcosa come 5.000 anni fa, quando sorsero le città-stato, le divinità vennero identificate con le religioni di stato. Questi dei erano più lontani e generavano anche timore. Così le divinità personali e familiari assunsero grande importanza per la protezione nella vita quotidiana della gente. Una divinità animica personale fungeva da angelo custode per ogni persona o famiglia e poteva essere invocato durante una crisi per ottenere aiuto divino. Questa tradizione è stata conservata anche nelle nostre culture odierne.
Abbiamo due esempi ai lati opposti degli Stati Uniti. Amakua è un Dio personale degli Hawaiani. I polinesiani credono che i propri antenati possano instaurare una relazione divina personale (come umani, animali o pesci) con i membri viventi della famiglia. Nelle visioni e nei sogni, Amakua può sia assistere che riprendere un individuo. Nell'america del Nord-Est, gli Irochesi credono che il potere spirituale interiore di un umano si chiami Orenda e sia collegato ad uno spirito Orenda personale più elevato. Questo guardiano è in grado di respingere i poteri del male e del dolore diretti verso un individuo. Il concetto di guardiani dell'anima ch fungono da guide fa parte del sistema di credenze di molte culture Native Americane. Le tribù Zuni del Sud-Ovest possiedono nella propria mitologia una tradizione orale in merito ad essere simil-divini con esistenze personali. Essi vengono chiamati "i creatori e conservatori delle strade di vita" e sono considerati i custodi delle anime. Vi sono anche altre culture nel mondo che credono che qualcuno diverso da Dio vegli su di loro per intercedere personalmente a loro favore.
Io penso che gli esseri umani abbiano sempre avuto bisogno di figure antropomorfe al di sotto di un Dio supremo a rappresentazione delle forze spirituali intorno a loro. Quando le persone pregano o meditano, desiderano raggiungere un'entità che conoscono per avere ispirazione. E' più facile chiedere aiuto ad una figura che possa venire chiaramente identificata nella mente umana. Vi è una mancanza di immagini in merito ad un Dio supremo che impedisce a molta gente una diretta connessione. A prescindere dalle proprie diverse preferenze religiose e dal grado di fede, la gente sente che, anche se c'è un Dio supremo, questa divinità è troppo occupata per preoccuparsi dei loro problemi individuali. Le persone spesso esprimono una indegnità ad avere un'associazione diretta con Dio. Ne risulta che le principali religioni mondiali hanno usato profeti vissuti un tempo sulla Terra come intermediari con Dio.
Probabilmente perché alcuni di questi profeti sono stati elevati essi stessi allo status divino, non sono più abbastanza personali. Dico questo senza sminuire la vitale influenza spirituale che tutti i grandi profeti hanno avuto sui propri seguaci. Milioni di persone traggono beneficio dagli insegnamenti di queste potente anime che si sono incarnate sulla Terra come profeti nel nostro passato storico. E tuttavia le persone sanno nel proprio cuore - come hanno sempre saputo - che qualcuno, una qualche entità personale individuale per loro, è lì, in attesa di essere raggiunta.
La mia teoria è che le guide appaiono alle persone molto religiose come figure della loro fede. Ci fu un caso in uno show sulla televisione nazionale in cui la figlia di una famiglia cristiana devota ebbe un'esperienza pre-morte e disse di aver visto Gesù. Quando le venne chiesto di disegnare con i pastelli ciò che aveva visto, la bambina disegnò un uomo blu privo di tratti, in piedi, all'interno di un alone di luce.
I miei soggetti mi hanno mostrato quanto essi dipendano da e facciano uso delle loro guide spirituali durante la loro vita. Sono arrivato a credere che noi siamo diretta responsabilità loro - non di Dio. Questi dotti insegnanti rimangono con noi nei millenni per assisterci nelle nostre prove prima, durante e dopo vite innumerevoli. Noto che, al contrario delle persone che camminano in stato conscio, i soggetti in trance non biasimano Dio per le loro sfortune nella vita. Molto spesso, quando siamo nello stato di anima è la nostra guida personale che subisce lo sfogo di ogni soddisfazione.
Mi sono chiesto spesso se gli insegnanti-guide ci siano assegnati o siamo semplicemente scelti a caso. Questa è una domanda difficile a cui rispondere. sembra che le guide ci vengano assegnate nel mondo spirituale in una maniera ordinata. Sono giunto a credere che il loro stile individuale di insegnamento e le loro tecniche di gestione supportino ed integrino meravigliosamente la nostra identità animica permanente.
Per esempio, ho sentito parlare di guide più giovani, le cui vite passate hanno compreso il superamento di tratti negativi particolarmente difficili, assegnate ad anime con gli stessi schemi comportamentali. Pare che queste guide empatiche siano valutate in base a quanto sono efficaci nell'influenzare cambiamenti positivi in chi è loro assegnto.
Tutte le guide provano compassione per i propri studenti, ma gli approcci all'insegnamento variano. Trovo che alcune guide aiutano costantemente i propri studenti sulla Terra, mentre altri richiedono che i loro protetti assimilino le lezioni con un piccolo incoraggiamento evidente. La maturità dell'anima è, naturalmente, un fattore.